mercoledì 23 dicembre 2015

ARRIVI & PARTENZE (Colonia)

TOSCA

Era da più di un mese che ci controllavamo a vicenda.
Lei sempre in fondo al sentiero della Colonia, a un passo dal varco della recinzione col campo del convento, io che passavo con la Panda per tornarmene a casa dopo aver sfamato ed accudito i randagioni della Colonia.
Ho subito pensato che fosse uno dei tanti gatti fantasma che la notte vengono a nutrirsi delle crocchette esterne alla casetta, questa magari un poco meno notturna, visto che aspettava con impazienza che me ne andassi.
Poi, come sempre succede, un giorno è arrivata in Colonia, entrando dal lato più nascosto: la curiosità di capire cosa stava succedendo e cosa facessi là aveva avuto il sopravvento. Ma la paura era stata ancora più forte; appena vistomi se n'è scappata via.
Per giorni le ho lasciato un piattino di paté appena fuori la recinzione della Colonia, nel punto dove era apparsa; i gatti sono schematici ed abitudinari.
Il giorno successivo il piattino era sempre vuoto, completamente ripulito, ma se fosse stata lei o altri fantasmi o i soliti voraci incontentabili della Colonia non lo potevo sapere. Quindi è spettato a me il primo passo, come sempre.
Un pomeriggio, al ritorno, mi sono fermato con l'auto in fondo al sentiero e, cogliendola alla sprovvista, le ho piazzato in un posto sicuro il piattino con una bustina di bocconcini.
Il giorno dopo pure.
Quello successivo lei era là ad aspettare che appoggiassi il suo pranzo/cena.
Poi un pomeriggio mi ha pure salutato e ringraziato con un timido "Miao!"
Era giunta l'ora di cambiare tattica. Per un giorno ho mancato il tacito appuntamento, pur facendo sentire inequivocabilmente la mia presenza.
Il pomeriggio successivo, quasi alla fine della distribuzione del pasto, è arrivata davanti alla casetta a mendicare del cibo, temendo che mancassi ancora l'appuntamento. 
Oggi si è presentata insieme agli altri e con gli altri, anche se un poco discostata (per mia scelta), ha mangiato.
A dire la verità pensavo fosse un maschio, vista la mole e la paura: infatti lo avevo battezzato FOSCO. Ma la classica palpata ai genitali ha messo in evidenza la mancanza di prove inconfutabili della sua mascolinità. E il successivo controllo a coda alta e attrezzato con occhiali ha confermato che la signora TOSCA è gatta a tutti gli effetti. 
Socievole, almeno con me, ma timorosa dell'orda dei randagi della casetta oggi, addì 23 dicembre 2015, la signora gatta TOSCA entra ufficialmente a far parte della Colonia felina protetta di Monte Malbe - Convento.
Benvenuta TOSCA!



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